martedì 10 febbraio 2009

week-end nello Jura

Nonostante il tempo non troppo favorevole, quello appena passato è stato proprio un bel week-end !
Si parte il venerdi mattina presto,pioggia battente, siamo in 34, direzione Morez, nel cuore dei monti dello Jura francese; facciamo tappa a Courmayeur, ci siamo stati tanti volte per sciare ma non avevamo mai visto il paese, questa è l'occasione buona! il paese è sommerso dalla neve, che continua a cadere copiosamente e rende il tutto molto suggestivo.







Si riprende il viaggio attraverso il tunnel del Monte Bianco, arriviamo a Morez, paesotto abbastanza insignificante, dove c'è la sede della "Tranjurassienne", la maratona con gli sci da fondo che abbiamo in programma; sosta per il ritiro del pettorale e via verso l'hotel "de l'Abbaye", è in un villaggio veramente sperduto ma è molto accogliente e con una spettacolare vista su in bel laghetto.

Intanto continua a nevischiare...
Il sabato, mentre solo l'amico Paolo è impegnato nella gara di 50 km in tecnica classica, noi ci rechiamo a Ginevra, distante circa 70 km, dove abbiamo in programma la visita alla citta, all'arrivo ci attende un tempo decisamente autunnale con pioggia insistente e la simpatica guida (Spagnola!) che ci accompagna nel tour. La città è caratterizzata da una parte interamente dedicata alle grandi comunità internazionali, con le enormi palazzine di uffici ben distribuite tra parchi e verde; la parte "classica" è orientata sulla sponda del lago ed alterna viali ricchi di negozi di lusso ad angoli caratteristici











La domenica è il giorno della gara, il gruppo si divide, io Angelo ed Enzo ci avviamo, prima dell'alba, verso la partenza, mentre gli altri, dopo una sveglia un pò più tarnquilla, vanno a sciare poco distante, in un bellissimo comprensorio molto ben attrezzato e con piste belle e spaziose














LA GARA, la " TRANJURASSIENNE 76km FT"

Siamo tutti un pò preoccupati: io perchè non sono riuscito a fare un'adeguata preparazione, Angelo ed Enzo temono di dover stare in giro troppo e far aspettare tutto il gruppo; ma quello che più ci spaventa è che continua a nevicare!! tant'è che Gianni e Fiorenzo, pur essendo iscritti ma un piuttosto acciaccati non se la sentono di prendere il via.
Passo la notte molto agitato, mi alzo in continuo a vedere cosa succede fuori: nevica alla grande!!
Con la navetta raggiungiamo la zona di partenza , un'area molto grande ma decisamente sperduta; ora il nevischio è leggero, temperatura attorno a-4°; siamo nel terzo gruppo, nonostante i ripetuti propositi di parire assolutamente tranquillo, i miei sci sentono il profumo della competizione e trovano un varco in prima fila; i gruppi partono distaziati di 5 minuti.
Al colpo di cannone parto a tutta, ingaggio subito un duello con uno scandinavo che era accanto a me, in pochi minuti raggiungiamo la coda del secondo gruppo. In questi primi km, forse anche per le energie fresche, si riesce a sciare abbastanza bene, bisogna cercare di stare leggeri sulla neve soffice; la pista è molto larga, un ondulato leggero, ma non ci sono indicazioni sulla distanza. Ogni tanto alzo lo sguardo per ammirare un paesaggio veramente unico, pinete alternate a spazi infiniti, il bianco della neve si confonde con il grigio pallido del cielo. Sarebbe la giornata giusta per stare in giro a spasso con la macchina fotografica, invece giù la testa e spingere!!
Verso il 25° km arriviamo al paese di Les Rousses, sede dlla partenza della gara di 50 km e qui ci attende uno strappo incredibile: saranno 100 metri ma la 30% di pendenza, con tutta la gente assiepata ai bordi che fanno un chiasso incredibile, sembra una tappa alpina del Tour!!
Al 35° comincia una bella salita, mi avevano detto che non era niente di speciale: in realtà sono 5 km di salita vera, con una serie di tornanti che portano al "plateau"; qui la neve fresca è veramente abbondante, credo almeno 40 cm, si procede con molta fatica, bisogna sollevare lo sci e tirarlo fuori dalla neve molto smossa, non si riesce a sciare "lungo". Al termine dell'altopiano si ridiscende con una ripida e velocissima discesa. Finalmente c'è qualche indicazione dei km percorsi. Arrivo al ristoro attorno al 50° km e sento di aver speso tutto!! Riprendo tranquillo, sull'altimetraia avevo visto che gli ultimi 20 km erano in discesa: in realtà è un susseguirsi di brevi e ripide discese ed altrettanti strappi decisi, con dei lungh traversi in falsopiano.
Al 60° km la pista corre affianco alla strada, do un'occhiata e vedo il pullman dei Bocia che si sta recando all'arrivo: che emozionante sorpresa!! anche loro mi vedono subito e scendono a salutarmi ed incitarmi: in una manifestazione dalla logistica assai complessa, che tocca solo pochi villaggi veramente isolati, non saremmo mai riusciti a combinare un incontro, il caso ha voluto che proprio mentre passavo io transitava anche il gruppo degli amici!!
E questo incontro mi ha fatto recuperare un pò di energie per completare la gara, distrutto ma contento, in 6 ore e 40' . In oltre 8 ore finisce Enzo mentre Angelo arriva solo poco prima della chiusura della manifestazione, in 10h e 20' , complimenti anche a loro!!


Sicuramente la TrJur è una gara dura anche con condizione di neve buona, che comunque val la pena di fare perchè offre veramente immagini e panorami suggestivi, un tracciato molto vario e ondulato ma sempre ampio e scorrevole, una vera goduria per un fondista appassionato!!
Alla prossima!!!



1 commento:

Enrico ha detto...

bravissimi! Bel racconto. Vi capisco, neve cadente e lentissima, ma ambiente da favola. Mai fatta la tranjura, prima o poi non scappa... Comunque 76 fan paura sempre. Complimenti a tutti e 3!