a dispetto di Giovepluvio, anche la 44^ edizione si è svolta alla grande!!!!!!!
Al mattino ci troviamo a Moggio con l'acqua che scende a secchiate, molti telefonano per sapere se la gara si fa o no; verso le nove ci diamo una contata e ......siamo in 6 (sei)!! All'improvviso però smette di piovere e, come i funghi, spuntano i concorrenti da tutte le parti: al via (dato dal Sindaco di Verano) siamo un ottantina, la maggior parte sono quelli che "fanno la gara", mancano quelli che normalmente partecipano con spirito sportivo o per fare una bella camminata.
La gara si svolge regolarmente, anche se il sentiero a volte sembra un ruscello, il primo ad arrivare al rifugio è l'atleta della Forestale Lele Manzi, che impiega 24' 55", sfiorando il record della gara di 24'12" che risale al 1977; tra le ragazze per la terza volta consecutiva si impone Maria Righetti dell'Atletica Lecco .
Al mattino ci troviamo a Moggio con l'acqua che scende a secchiate, molti telefonano per sapere se la gara si fa o no; verso le nove ci diamo una contata e ......siamo in 6 (sei)!! All'improvviso però smette di piovere e, come i funghi, spuntano i concorrenti da tutte le parti: al via (dato dal Sindaco di Verano) siamo un ottantina, la maggior parte sono quelli che "fanno la gara", mancano quelli che normalmente partecipano con spirito sportivo o per fare una bella camminata.
La gara si svolge regolarmente, anche se il sentiero a volte sembra un ruscello, il primo ad arrivare al rifugio è l'atleta della Forestale Lele Manzi, che impiega 24' 55", sfiorando il record della gara di 24'12" che risale al 1977; tra le ragazze per la terza volta consecutiva si impone Maria Righetti dell'Atletica Lecco .
In condizioni ambientali così critiche si apprezza maggiormente l'accoglienza e il tepore all'interno del rifugio: anche la Messa viene celebrata all'interno da Don Giovanni, per la prima volta al rifugio.
Naturalmente poi la tipica allegria e ospitalità del gruppo dei "Bocia" ha accompagnato il delizioso pranzo
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